SPECIALISTI DEL NO-DIG

Primi in Europa

Più di 200 Km di condotte risanate

TECNOLOGIE NO-DIG

LA W.P.R. Service è specializzata in opere a basso impatto ambientale (Trenchless Technologies) per l’installazione, la sostituzione e la riabilitazione di infrastrutture interrate senza la necessità di effettuare scavi a cielo aperto o con un ridotto ricorso agli stessi.

Tra le tecnologie utilizzate facenti parte delle tecnologie cosi dette ”NO-DIG” (senza scavo) la W.P.R. Srl vanta esperienza ventennale nella tecnolcgia CIPP (cured in place pipe) relativamente alla riabilitazione senza scavo di condotte fognarie a gravità orizzontali e verticali (nel settore edilizio) da diametri variabili 80 mm a 2000 mm, videoispezioni robotizzate e mappatura fognature, ricerca perdite idriche, close fit liner e lose fit liner (riabilitazione di condotte in pressione) con l’esclusiva tubazione ASOE di cui Wpr Service Srl è distributore ufficiale in Italia, pipe jacking (spingitubo) soprattutto per diametri superiori a 1000 mm .
Inoltre da sempre W.P.R.  è attiva nel capo della anticorrosione con opere di coating e protezione catodica.
Nel settore edilizio W.P.R. Srl è specializzata in attività di sanificazione e bonifica di condotte aeuraliche con robots ed apparecchiature tecnologiche di ultima generazione.

 

VIDEOSIPEZIONE FOGNATURE

W.P.R. Service dispone di attrezzature ad altissimo contenuto tecnologico per la videoispezione di condotte interrate.

Gli interventi possono essere eseguiti per tubazioni di qualsiasi diametro e sezione ed è possibile utilizzare alternativamente Robot teleguidati, telecamere ad asta e telescopiche.

Al termine delle attività al cliente viene rilasciata una nutrita documentazione su supporti digitali contenenti i filmati realizzati a colori ad altissima risoluzione, planimetrie in autocad con la mappatura aggiornata della rete ispezionata, relazione tecnica illustrata con foto digitali di punti singolari eventuali riscontrati durante le fasi videoispettive.

Le attività di videoispezione proposte da W.P.R. Service vengono impiegate nei seguenti casi:
– Mappature reti fognarie
– Realizzazione catasto del sottosuolo
– Pronto intervento per smottamenti dovuti a danni a fognature
– Progettazioni per risanamento fognature in aree urbane
– Assistenza a controlli da parte di CTU nominati dal tribunale per controversie condominiali
dovute a danni causati da perdite delle fognature
– Manutenzioni di grandi industrie ed impianti petrolchimici.
– Assistenza alle attività di relaining con tecnologia NO-DIG.
– Ispezione condotte verticali di fabbricati.
– Controllo serbatoi e cave.

RELINING FOGNATURE

WPR Service effettua Relining di condotte fognarie con Tecnologia CIPP – Cured In Place Pipe- avvalendosi dell’esperienza ventennale di Tecnici qualificati che vantano più di 100 Km di condotte risanate.


Con questa Tecnologia è possibile, nel pieno rispetto delle Norme Europee, eseguire risanamenti strutturali di condotte tra il diametro 100 mm al diametro 2000 mm qualsiasi sia la sezione della condotta (circolare, ovoidale, scatolare, a volta).

A seconda delle problematiche riscontrate le condotte possono essere riabilitate alternativamente con cura ad acqua calda, vapore, raggi UV.

RELINING CONDOTTE PLUVIALI VERTICALI

Il principale obiettivo delle moderne tecnologie di indagine e risanamento delle tubazioni  è quello di essere “non distruttive”, caratteristica che implica una serie di vantaggi in termini economici, di riduzione dei tempi di intervento e di impatto ambientale.

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Le tecnologie non distruttive si avvalgono di strumenti che permettono:
1. Indagini rapide
2. Risultati definitivi e comparabili
3. Nessuna modificazione del manufatto originale

Il sistema BEST LINER trova diverse applicazioni:
Tubazioni di scarico in materiale plastico o metallico di piccolo e medio diametro da Ø 35 a 300mm per impianti civili e industriali adibite a:
• Condotte fognarie
• Colonne pluviali
• Colonne di scarico
• Piscine
• Condotte di fluidi industriali chimici

LA VIDEOISPEZIONE
Indagine effettuata per mezzo di un sistema di telecamere robotizzato, consente di valutare lo stato generale delle tubazioni, attraverso la localizzazione precisa della natura e della tipologia dell’ammaloramento della condotta, e di programmare la tipologia di risanamento più indicato.
La videoispezione viene eseguita dopo un’accurata pulizia della tubazione attraverso una pompa erogante acqua ad alta pressione; di fronte ad incrostazioni particolarmente tenaci è invece utilizzato uno specifico scovolo meccanico.
La videoispezione viene eseguita per mezzo di una microcamera a colori, con elevata risoluzione e definizione delle immagini, con illuminazione a led e registrazione a colori, che permette il trasferimento su supporto digitale per l’elaborazione del fotogramma.


L’ispezione ha lo scopo di evidenziare lo stato di corrosione della condotta e la conseguente riduzione di sezione, la presenza di possibili lesioni e discontinuità (rottura delle giunzioni).
Al termine dell’indagine sarà redatta una mappa di interventi che stabilirà il livello di degrado della condotta e il tipo di risanamento da eseguire.
Al termine di ogni intervento di risanamento viene eseguita una nuova videoispezione di verifica, che costituisce per il committente garanzia dell’esecuzione corretta dell’intervento di risanamento.

IL RISANAMENTO
Il sistema non distruttivo WPR srl Cepa Tecnologies permette di risanare condotte di scarico danneggiate operando dal loro stesso interno, riducendo così significativamente costose spaccature esterne di muri, pavimenti o asfalti.
L’intervento può essere effettuato su tubi di qualsiasi materiale con diametro da 22 a 300mm. Il sistema prevede l’utilizzo di guaine specifiche per ogni tipo di intervento, queste vengono impregnate con resina termoindurente ad elevato potere adesivo, successivamente vengono inserite nella condotta da risanare e mantenute in pressione per consentire una perfetta adesione della guaina alle pareti interne delle condotte fino al termine del processo di polimerizzazione della resina. Questo sistema di risanamento produce i seguenti risultati:

• Ripristino impermeabilità del condotto
• Rinforzo strutturale della sezione danneggiata
• Condotta monolitica senza giunti (potenziali punti di perdita)
• Tenuta idraulica perfetta
• Diminuzione della rugosità superficiale e conseguente aumento della portata
• Adesione perfetta su ogni tipo di materiale
• Alta resistenza meccanica, prolungata resistenza all’abrasione e agli agenti chimici
• Inalterabilità nel tempo
• Assenza di ritiro
Il risultato finale dell’intervento sarà una condotta dalla superficie interna perfettamente levigata con un conseguente miglioramento dello scorrimento dei fluidi e con una pressione costante.

MATERIALI

• GUAINE
Le guaine sono costituite da tubolari in tessuto poliestere ad alta resistenza meccanica. La caratteristica principale della guaina è la flessibilità, che consente di risanare tubi e condotte che presentano curve anche a 90° e garantisce il perfetto adattamento a eventuali cambiamenti di sezione.

• RESINE
Esistono diverse tipologie di resina, tra cui epossidiche, poliestere, vinilestere, che trovano applicazioni specifiche a seconda della tubazione da risanare e dell’esigenza di resistenza all’aggressione dei fluidi trasportati. Il rivestimento così realizzato, caratterizzato da elevata resistenza chimica e meccanica, garantisce il perfetto ripristino delle funzionalità e dell’impermeabilità del tubo, in tempi brevi e senza la minima rottura di piastrelle e pavimenti.

FASI DI INTERVENTO DI RISANAMENTO NON DISTRUTTIVO DELLE CONDOTTE DI SCARICO:

1. PULIZIA DELLE TUBAZIONI – Eseguita con elettropompa erogante acqua ad alta pressione per rimuovere sedimenti o incrostazioni, in caso di incrostazioni più difficili con scovolo meccanico.
2. INDAGINE DIAGNOSTICA – Effettuata per mezzo di un sistema di telecamere robotizzato, consente di valutare lo stato generale delle tubazioni e la natura del danno da ripristinare, essa comprende registrazione del’indagine e rilascio della relativa documentazione.
3. RISANAMENTO – Effettuata grazie all’utilizzo di guaine specifiche per ogni tipo di intervento, vengono impregnate con resina termoindurente ad elevato potere adesivo, successivamente vengono inserite nella condotta da risanare con la tecnica dell’estroflessione a pressione pneumatica o spinta idrostatica e mantenute in pressione per consentire una perfetta adesione alle pareti interne delle condotte, fino alla completa polimerizzazione della resina.

RIABILITAZIONE CONDOTTE IN PRESSIONE

Pipe in Liner è una tecnologia esclusiva messa a punto dal Gruppo ASOE per la riabilitazione di condotte in pressione .
Questa speciale tubazione viene prodotta in polietilene rinforzato flessibile ed, in caso di alte pressioni, può essere rinforzato in fibra aramidica (kevlar). Questa combinazione rende la tubazione ASOE super resistente alla trazione.

La particolarità della tubazione ASOE è la possibilità di realizzare tubazioni su misura in base alla specifica richiesta del Cliente.
I diametri realizzabili , e ciò rende unica la tubazione ASOE, variano dal 150 mm al 1200 mm con pressioni di scoppio superiori anche a 40 bar.
Le tubazioni ASOE vengono prodotte con materiali che possono differenziare tra loro a secondo del tipo di condotta da riabilitare.
Un’altra significativa particolarità della tubazione ASOE è la possibilità durante l’inserimento di superare curve a 45° (anche multiple) mantenendo integra la sua funzionalità.
Inoltre la tubazione ASOE durante la pressione interna esercitata dal fluido aderirà alle pareti del vecchio tubo facendo recuperare quasi il 100% del diametro iniziale.

Un’altra eccellente particolarità è la resistenza ai colpi d’ariete che spesso si verificano negli acquedotti.


Avremo così un tubo blu (PIPE IN LINER W) per l’acqua potabile
Un tubo giallo (PIPE IN LINER G) per il gas con combinazione PE/PU/Kevlar
Un tubo verde scuro (PIPE IN LINER O ) per il petrolio con combinazione PE/PVDF/Kevlar
Un tubo azzurro (PIPE IN LINER H) per il teleriscaldamento con combinazione PUX/PUX/Kevlar

 

Tutti i prodotti sopra citati hanno caratteristiche eccezionali per l’uso ed una garanzia di 40 anni.


ASOE ha sperimentato e brevettato nel Mondo particolari connessioni per i tratti terminali della condotta flessibile. Le flange ed i raccordi di connessione hanno un sistema rapido che permette una veloce tenuta senza la necessità di usare resine di incollaggio.

L’installazione è notevolmente inferiore ai normali metodi di riabilitazione.
E’ possibile eseguire tiri in un’unica soluzione anche fino a 1000 metri lineari.
Le fasi di installazione prevedono:
– Fermo esercizio condotta

– Taglio condotta e installazione flange nei tratti terminali

– Pulizia meccanica e ad alta pressione

 

RIABILITAZIONE CONDOTTE IN ACCIAIO CON CEMENTAZIONE

Il Cement Mortar Lining (CML) è una tecnologia di riabilitazione No-Dig particolarmente efficace ne risanamento di tubazioni metalliche per acquedotto e per il trasporto di acqua in genere, deteriorate a causa di fenomeni corrosivi, fori e lesioni. Già da molti anni sperimentata e standardizzata negli Stati Uniti, così come diversi paesi europei (Germania, Gran Bretagna), questa tecnologia è molto utilizzata per la sua efficacia e per la sua economicità. Una serie di prove sperimentali dimostrano le capacità di risanamento strutturale di questo trattamento. In queste pagine vengono descritte la tecnologia, il suo campo di applicazione, le caratteristiche delle tubazioni dopo il trattamento ed i risultati di prove di filtrazione e scoppio condotte su campioni di tubazioni in acciaio trattate con CML.

Le normative di riferimento del CML sono:
• ANSI/AWWA C602-06
“Cemetent Mortar Lining of Water Pipelines in Place – 4 in. (100mm) and Larger”
1° Agosto 2006 (la prima revisione risale al 1936);
• UNI EN 10298:2006
“Tubi e raccordi di acciaio per condotte terrestri e marine. Rivestimento interno con malta cementizia” – Febbraio 2006 (benché nella sezione iniziale “1.SCOPE” della norma europea EN 10298 sia specificato che: “this European Standard does not cover in situ applied or rehabilitation linings” “questa norma europea non si estende i rivestimenti applicati in sito o riabilitativi”, la norma in questione è stata redatta seguendo il medesimo schema e contenuti della norma tedesca W343 del DVGW che è il principale riferimento normativo sull’argomento in Germania).
Questa tecnica è utilizzata diffusamente per la rapidità ed economicità del trattamento, che permette di prolungare notevolmente la vita utile delle tubazioni per acquedotto in acciaio ed in ghisa, come dimostrano le molte evidenze sperimentali raccolte in questi anni.

Lo spessore dello strato di malta può variare dai 4 ai 14mm in funzione del diametro della tubazione da risanare, del suo stato interno e della pressione di esercizio (la norma ANSI/AWWA C602-06 suggerisce l’utilizzo di spessori variabili, a seconda del diametro della tubazione, tra 8 e 14,3mm).
La compatibilità fisico-meccanica tra malta e acciaio (che è alla base della tecnica del cemento armato) ma soprattutto le moltissime evidenze sperimentali, garantiscono che la durabilità del trattamento sia superiore ai 50 anni.

PIPE JACKING

W.P.R. Service Srl realizza opere di Spingitubo (Pipe JAcking).
Lo spingitubo chiamato anche pipe jacking o pipe ramming (a seconda che la spinta sia garantita da martinetti idraulici o martello pneumatico) è una tecnologia no dig che consiste in una perforazione orizzontale non guidata con successiva infissione di tubi (controtubo o tubo camicia o casing).
Come tutte le tecnologie no dig permette la posa in opera di condotte interrate senza eseguire scavi a cielo aperto.
La tecnologia spingitubo è analoga al microtunnelling ma si differenzia da questa per l’assenza di una testa fresante posta sulla testa di perforazione e per il fatto che lo scavo non può essere direzionato. A causa di quest’ultima caratteristica lo spingitubo non garantisce il mantenimento di una determinata livelletta e pertanto è poco indicato nel caso di condotti fognari con funzionamento non in pressione.

Tale tecnologia è utilizzata frequentemente per la realizzazione di micro-gallerie rettilinee, di diametri compresi fra i 200 mm ed i 3500 mm, necessarie per attraversamenti trasversali di strade statali, linee ferroviarie.
Una volta realizzato l’attraversamento, (che può essere completato con due pozzetti in calcestruzzo armato, uno di monte e l’altro di valle, in corrispondenza delle estremità del controtubo o casing), all’interno del controtubo (casing) viene infilata la condotta di linea.
Le principali tipologie di tubi camicia per la realizzazione di una perforazione con questa tecnologia sono:
in acciaio – in questo caso il tubo è privo di rivestimento protettivo sia interno che esterno. Per contrastare i fenomeni corrosivi può essere protetto con un sistema di protezione catodica ad anodo sacrificale;
calcestruzzo armato – i tubi devono essere dotati di una armatura particolare per sopportare il peso di spinta assiale durante l’infissione e di un manicotto capace di resistere anch’esso alla pressione di spinta;
in vetroresina – i tubi devono essere dotati di un manicotto capace di resistere alla pressione di spinta.

Prima di effettuare l’attraversamento con la tecnologia delle spingitubo, individuata la profondità di posa della condotta, si predispongono due pozzi, uno di partenza ed uno di arrivo.
Il pozzo di partenza viene realizzato ad una adeguata distanza dall’opera da attraversare e funge da cameretta di spinta. Tale cameretta di norma ha dimensioni in pianta variabili in funzione della lunghezza dei tubi da spingere e dalla disponibilità di aree in superficie (da circa 10,00×4,50 m a circa 14,50×5,50 m); la profondità è variabile in funzione della quota dell’attraversamento.
Quando il tubo camicia viene realizzato con tubazioni in acciaio, dalla direttrice inferiore del tubo alla platea di fondo della cameretta, sono necessari circa 60 cm per poter saldare le tubazioni stesse man mano che vengono spinte all’interno della trivellazione.


Nel caso di manufatti in calcestruzzo armato (es. tubazioni) dalla direttrice inferiore del tubo alla platea di fondo sono necessari circa 40 cm.
Realizzata la cameretta di spinta (postazione di spinta), in essa si posiziona l’attrezzatura di perforazione e spinta del tubo camicia costituita da:
– carrello di spinta dotato di martinetti;
– scudo di testata completo di attrezzi per lo scavo sul fronte e pistoncini direzionali;
– laser autolivellante per il controllo planoaltimetrico del fronte di scavo.

Dalla cameretta di lancio l’avanzamento delle tubazioni, in c.a. o di quelle in acciaio saldate, avviene per mezzo di una centrale idraulica che agisce con i martinetti sull’ultimo elemento tubolare posizionato facendo progressivamente avanzare all’interno della micro-galleria tutti gli altri elementi tubolari posizionati precedentemente.
Man mano che lo scavo procede i martinetti si ritirano consentendo l’inserimento progressivo di altri conci in coda fino a quando non viene raggiunto il pozzo di arrivo.
I martinetti fanno contrasto su un muro in calcestruzzo armato (o in acciaio) detto di controspinta opportunamente dimensionato.
I pozzi (postazioni), possono essere armati perimetralmente (palancole, pali, ecc.) o con le pareti di scavo opportunamente svasate. Quando raggiungono profondità considerevoli devono essere rivestiti in calcestruzzo armato al fine di contrastare le spinte del terreno.
Il pozzo di partenza (postazione di spinta) deve essere di regola più grande di quella di arrivo poiché deve ospitare il muro di controspinta e la slitta di scorrimento lungo la quale vengono sfilati i conci di tubo che vengono aggiunti man mano che lo scavo avanza nel terreno.

RIABILITAZIONE  GIUNTI GROSSI DIAMETRI

I giunti o fasce di riparazione condotte in pressione vengono da noi installati da 35 anni con pieno successo e soddisfazione dei nostri clienti. La tecnica di riparazione permette, in tempi rapidi, in condotte di grosso diametro, di recuperare nel tempo una grande quantità di litri al secondo con grossi benefici per i gestori del ciclo integrato delle acque e della popolazione.

Condizione necessaria per le installazioni dei giunti di riparazione e’ che la condotta venga messa fuori esercizio a protezione degli spazi confinati ove lavoreranno i nostri tecnici addestrati e certificati. La condotta dovrà essere messa fuori esercizio alcuni giorni prima degli interventi per prevedere attivita’ di videoispezione preliminare e ventilazione forzata nonche per il monitoraggio costante dell’aria all’interno.

Tutti i componenti dei nostri giunti sono atossici e certificati per l’uso in presenza di acqua potabile. il giunto, nel suo complesso, e’ corredato da regolare certificazione per uso con presenza di acqua potabile.

LE ATTIVITA’ SI SVILUPPERANNO COME SEGUE:

– ALLESTIMENTO CANTIERE

– VIDEOISPEZIONE INTERNA A MEZZO ROBOT TELEGUIDATO E/O TELECAMERA A SPALLA

– PROCEDURE DI SICUREZZA PER GLI OPERATORI (CASCHI; LUCI, LUCI DI EMERGENZA; CARRELLI; BOMBOLE OSSIGENO; IMPIANTI DI COMUNICAZIONE AUDIO; MEGAFONI; VENTILAZIONE ETC.)

– PREPARAZIONE GIUNTO CON PULIZIA E MANO DI MALTA CEMENTIZIA IDONEA ALLO SCOPO.

– PREPARAZIONE SUPERFICIE CON BI COMPONENTE EPOX

– INSTALLAZIONE GUARNIZIONE

RIABILITAZIONE PACKERS 

Questa tecnica viene utilizzata per risanamenti parziali delle condotte fognarie ed è denominata SHORT PACKERS per riabilitazione strutturale di condotte fognarie di qualsiasi materiale e sezione.

LE NORMATIVE DI RIFERIMENTO SONO :

• ASTM 1216
• ASTM 1743
• UNI EN ISO 11295
• UNIEN 13566-04
• LINEE GUIDA UNI IATT PER RIPRISTINO CONDOTTE A GRAVITA’ CON TECNOLOGIA CIPP

Il PAKERS sarà costituito da feltro rinforzato in vetroresina, lunghezza minima 60 cm, e resina epossidica polysilicata del tipo bicomponente elasticizzata, non schiumogena, con buona adesione anche su superfici umide.

La resina avrà le seguenti caratteristiche tecniche:

COMPONENTE A COMPONENTE B
Materiale di base: Silicato Isocianato
Parvenza: incolore Nero-marrone
Densità kg/dm³ : 1,49 1,13
pH-Valore : 12- 13 n.a.

TEMPI DI LAVORAZZIONE:
Tempo smalmabilità: 10’
Tempo per inserimento: 20’
Tempo di indurimento : 60’ A 10°C

FASI DI LAVORAZIONE:

• Sopralluoghi tecnici per valutazione intervento localizzato; eventuali opere edili e possibilità di intercettazione flusso.

• Realizzazione idoneo by pass con intercettazione del flusso a monte del pozzo di partenza mediante l’utilizzo di idoneo sistema di pompaggio ad immersione o con sistema vacum ed tubazioni flessibili con scarico a valle della tratta interessata al risanamento localizzato con PACKERS. Stesso dicasi per eventuali immissioni laterali presenti lungo la tratta.

• Videoispezione televisiva a circuito chiuso mediante idonei robots teleguidati con restituzione video e grafica dei giunti prima del risanamento. Mappatura di eventuali punti singolari riscontarti.

• Pulizia a pressione min 250 bar con canal jet della tratta interessata (pozzo/pozzo)al risanamento localizzato compreso l’eventuale smaltimento di depositi solidi rimossi durante la pulizia della condotta.

• Impregnazione del feltro rinforzato con resina epossidica polisilicata per uno spessore finale minimo di 4 mm

• Installazione ed avvolgimento del feltro in vetroresina impregnato sul pallone di gonfiaggio pneumatico.

• Posizionamento della telecamera robotizzata all’interno del collettore per verificare il corretto posizionamento del pallone contenente il PACKER.

• Inserimento, anche a mezzo di argano elettrico, del pallone all’interno del collettore a cavallo del giunto da riabilitare.

• Gonfiaggio del pallone a mezzo di compressore ad aria con adeguata portata.

• Polimerizzazione della resina con tecnica AMBIENT CURE (polimerizzazione a tempo senza ausilio di vapore/acqua calda /raggi UV)

• Distacco del pallone pneumatico con l’arresto forzato dell’aria compressa.

• Recupero pallone pneumatico a mezzo tiro con argano elettrico.

• Videoispezione di collaudo e restituzione video/fotografica del risultato ottenuto.
• Prove di collaudo ad aria per circa 30’ della tratta totale una volta realzzati tutti i risanamenti previsti e Smantellamento by pass e area di cantiere.

RICERCA SOTTOSERVIZI E MAPPATURA RETI

WpR Service Srl realizza campagne di ricerca sottoservizi con apparecchiature ad audiofrequenza di ultima generazione e con sistemi georadar.

Questa tecnica risulta alquanto utile per definire il tracciato di reti idriche e gas e per individuare eventuali ulteriori sottoservizi presenti nel sottosuolo compreso la loro profondità. Tutte le restituzioni grafiche possono essere utilizzate dal Cliente finale per l’aggiornamento di eventuali sistemi SIT già esistenti.

RICERCA PERDITE IDRICHE

Wpr Service Srl esegue accurate ricerche perdite idriche su condotte in pressione, con ventennale esperienza, utilizzando correlatori idrici, geofoni e data logger di ultima generazione.

Questa attività trova largo impiego nel settore del ciclo integrato delle acque, nell’industria e nelle medie e grandi reti antincendio.
Wpr service Srl assiste la Clientela anche post ricerca perdita per la corretta eliminazione della stessa e verifica della risoluzione totale del problema.

PROTEZIONE CATODICA E COATING

Wpr Service Srl vanta un team di esperti in coating e protezione catodica di esperienza trentennale.
Le attività proposte nel settore oil gas , nonché acquedottistico sono:

COATING:
• Riabilitazione giunti di saldatura on/offshore con resine poliuretaniche
• Installazione nastri viscoelastici per protezione passiva

 

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PROTEZIONE CATODICA:
• Misure di resistività dei terreni.
• Misure di terra.
• Misure di resistenza di isolamento.
• Controllo della corrosione.
• Ricerche contatti
• Ricerche falle di isolamento.
• Realizzazione impianti a corrente impressa.
• Realizzazione protezioni con anodi sacrificali.
• Realizzazione trivellazioni profonde per sostituzione dispersori di correnti.
• Protezione catodica palancole in acqua di mare.

BONIFICA CANALI ARIA E UTA

WPR Srl è una società in possesso di importanti esperienze nel campo della SANIFICAZIONE DI CANALI DI AREAZIONE, che ci danno la possibilità di annoverarci tra le società più efficienti, nel territorio Italiano, operanti nel settore della BONIFICA DEGLI IMPIANTI AERAULICI.

Il PROBLEMA:

Un numero molto elevato di persone lavora in edifici dotati di impianti centralizzati per il trattamento dell’aria; tali impianti sono stati progettati per fornire aria a livelli confortevoli di temperatura ed umidità, priva, per quanto possibile, di inquinanti a concentrazioni pericolose. Mentre gli aspetti relativi ai trattamenti igro-termici sono relativamente scontati, la ventilazione rappresenta un problema dai contorni non sempre chiari. Occorre tenere presente che i processi coinvolti nella ventilazione sono decisamente importanti per determinare un livello accettabile di qualità dell’aria. Mentre molti di noi pensano alla ventilazione solo come ad una circolazione di aria internamente all’edificio, oppure ad una semplice immissione di aria esterna, la realtà è un po’ più complessa. In un impianto tipo si prende aria dall’esterno, la si miscela all’aria ripresa dall’interno in proporzioni adeguate; si filtra e si tratta termicamente la miscela ottenuta che viene quindi distribuita capillarmente nei vari ambienti. Una certa quota dell’aria interna viene direttamente scaricata all’esterno. La qualità dell’aria interna può essere seriamente compromessa dal malfunzionamento o dall’inadeguatezza di una o più di queste operazioni. Ad esempio, l’anidride carbonica (prodotta dalla respirazione degli occupanti), può facilmente accumularsi in determinati ambienti se non viene immessa una sufficiente quantità di aria fresca di ricambio. La concentrazione di anidride carbonica è uno degli indicatori più importanti del livello di qualità dell’aria: un valore troppo elevato può indurre affaticamento, cefalee, senso di oppressione e di soffocamento. Internamente agli ambienti destinati ad uso ufficio esistono altre numerose fonti di inquinanti, in grado, singolarmente od in combinazione tra loro, di indurre numerosi effetti spiacevoli sul comfort e sulla salute. Ad ogni modo, una corretta progettazione dell’impianto di trattamento aria, nonchè una sua corretta conduzione e manutenzione, sono aspetti essenziali per ottenere una qualità dell’aria di livello soddisfacente.

Fonti interne di inquinamento. L’inquinamento degli ambienti interni è causato principalmente dall’accumulo di inquinanti di provenienza interna, mentre gli inquinanti esterni rivestono una importanza secondaria. Gli inquinanti interni possono provenire da una specifica fonte limitata, oppure da fonti disseminate nell’intero edificio. Le fonti più comuni sono rappresentate da fumo di tabacco, microrganismi (Polveri), materiali da costruzione, mobili, fotocopiatrici, riproduttori eliografici, detergenti, insetticidi. 

Problemi di salute e ventilazione. Gli inquinanti più pericolosi possono dare origine a vere e proprie malattie specifiche, causate da un agente ben identificabile (es. malattie infettive come la TBC e la Malattia del Legionario). Nella maggior parte dei casi però, la presenza contemporanea di più inquinanti a bassa concentrazione porta alla comparsa della famosa SBS o Sick Building Syndrome o Sindrome dell’Edificio Malato, ovvero un insieme di sintomi generici, non attribuibili ad una malattia particolare, che si possono riassumere in uno stato irritativo di occhio, naso e gola, accompagnato da mal di testa e facile affaticamento. Un apposito comitato costituito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato nel 30% del totale la percentuale di edifici di recente costruzione o ristrutturati che presenta problemi legati alla Sindrome dell’Edificio Malato (più propriamente si dovrebbe parlare di Sindrome dell’Edificio Insalubre, o Malsano). Questo fenomeno può manifestarsi temporaneamente, specialmente nei primi giorni d’uso, quando l’emissione di inquinanti è massima (la cosidetta puzza di nuovo… ) ma in certi casi può diventare cronico ed accompagnare l’intera vita dello stabile. 

Una Manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di condizionamento dell’aria si è limitata fino ad oggi, per motivi di ordine tecnologico all’esecuzione di interventi che vedevano coinvolto solo i componenti delle Unità di Trattamento Araia.
Ciò ha generato nel corso del tempo un accumulo di polveri, microrganismi e corpi estranei all’interno delle canalizzazioni di distribuzione dell’aria in ambiente.
Attraverso studi e ricerche scientifiche è stato appurato che la presenza di tali sostanze all’interno delle canalizzazioni è una delle cause principali di disconfort, se non di malattia vera e propria, riscontrabile all’interno di edifici ventilati meccanicamente.
Per poter garantire un’adeguata salubrità dell’aria si impone la regolare pulitura di sistemi ed impianti presenti all’interno degli edifici e la rimozione di sostanze che possono essere causa di inquinamento dell’aria proveniente degli impianti di condizionamento (Dlgs 626/94). Oggi, grazie a moderne tecnologie è possibile ispezionare, pulire e bonificare le canalizzazioni dell’aria nel massimo rispetto degli ambienti circostanti. 

LUOGHI MAGGIORMENTE COLPITI DAL PROBLEMA VIRUS:

Ospedali, Alberghi, Banche, Ristoranti, Sale da ballo, Navi da crociera, Navi militari, Mense, Stabilimenti, Università, Laboratori, Stazioni, Aeroporti, Uffici, Teatri, Multisale, Piattaforme marine.

LO STUDIO PRELIMINARE:

La verifica della situazione igienico sanitaria aeraulica è svolta attraverso videoispezioni computerizzate campionamenti ed analisi di laboratorio.
Risultato delle elaborazioni e correlazioni dei dati rilevati è una relazione tecnica contenente un’ampia documentazione fotografica dei componenti del sistema indagati, i criteri di valutazione adottati, le analisi di laboratorio oltre alle indicazioni per gli eventuali interventi correttivi da programmare.
La relazione è accompagnata da supporti di archiviazione digitale con le immagini riprese all’interno dei canali di aerazione.

LA SOLUZIONE:

Videoispezione e Bonifica: WPR Srl realizza le operazione di ispezione, pulizia e sanitarizzazione di condotte aureliche di qualsiasi speco e dimensione, grazie all’utilizzo di attrezzature all’avanguaria nel campo dell’High-Technology.
Il Top dell’attrezzatura è rappresentato dal DESERT STORM, un robot filoguidato capace nello stesso istante di ispezionare, pulire, sanitarizzare canali da un minimo di in su.
Il DESERT STORM viene guidato dalla sua console munita di joistik e monitor/registratore a colori che consente una visione ottimale delle immagini e quindi delle operazioni. Al trattore robotizzato, munito di cingoli, per proseguire nelle operazioni anche nei casi più estremi, è correlata una telecamera ad altissima risoluzione con testa rotante a 360° munita di fari la cui intensità è regolabile dalla console stessa.
Per le operazioni di pulizia vengono utilizzate spazzole rotanti meccaniche di tipo e dimensione variabile, in grado di adattarsi a tutte le tipologie di canalizzazioni e montate su un braccio pneumatico regolabile (velocità, verso ed altezza) sempre tramite la console. In questo modo le spazzole risultano essere a diretto contatto con le superfici dei canali, rimuovendo efficacemente il particolato sedimentato senza pericolo per i canali stessi e le strutture circostanti.
Le canalizzazioni in questo modo vengono pulite simultaneamente su tutti i lati ed angoli proprio attraverso un contatto diretto delle spazzole.

Qualora la sezione della condotta non consente l’accesso del Desert Storm, le operazioni di videoispezione saranno realizzate per mezzo di una TELECAMERA A SPINTA ad altissima risoluzione, mentre, le operazioni di pulizia saranno realizzate tramite SCRUBBER PYTON, collegato direttamente ad un compressore ad aria.
Le spazzole montate sia sul DESERT STORM che sul Pyton, riportano le superfici interne dei canali alle loro originali condizioni di pulizia e levigatezza.
Infine, il particolato rimosso e spinto in avanti dalle spazzole viene aspirato dal VACUM BVS 2500,un aspiratore a stadi di filtraggio multipli con filtri assoluti HEPA, posto all’estremità del tratto che si intende bonificare.
In questo modo, tutti i depositi di polveri e sedimenti vengono rimossi senza contaminare l’edificio all’interno del quale si opera seguendo delle procedure che danno vita ad un intervento a “CIRCUITO CHIUSO” che di seguito andiamo ad illustrare schematicamente in tutte le sue fasi:

• Creazione di un accesso all’interno del canale;
• Isolamento della tratta da bonificare per mezzo di palloni otturatori;
• Sigillatura di eventuali bocchette laterali che potrebbero far fuoriuscire il particolato rimosso durante le operazioni;
• Creazione di un apertura in prossimità dell’Aspiratore terminale;
• Introduzione nella condotta dell’impianto filoguidato ed inizio delle operazioni di ispezione e pulizia.

Sanificazione. Successivamente alle operazioni di videoispezione e di pulizia ha inizio la fase in cui si provvede alla sanificazione della condotta.
Tali operazioni, saranno realizzate per mezzo di una LANCIA SANITARIZZANTE la quale, a seconda delle dimensioni della condotta, può essere montata o su un carrello mobile e spinta all’interno di condotte di piccolo speco tramite delle sonde rigide o montata direttamente sull’impianto filoguidato. Tale lancia sanitarizzante, collegata direttamente sia al compressore ad aria sia ad un recipiente in cui è conservato il prodotto disinfettante, provvederà a vaporizzare e spruzzare il liquido all’interno della condotta ricoprendone l’intera superficie e lasciando infine nelle aree di lavoro un profumo freso e di pulito.
Il prodotto sanitarizzante usato risulta essere assolutamente non tossico e certificato per la disinfestazione da microbi funghi e mucillagine nonché il rinomato virus della legionella. 

ANALISI E CAMPIONAMENTI

Al termine del lavoro viene consegnata al cliente una relazione tecnica che dimostra la buona riuscita dell’intervento e che inoltre, su richiesta del cliente, comprende schede del programma di selfcheck eseguito durante gli interventi. Questa procedura di bonifica delle canalizzazioni dell’aria assicura un residuo massimo di 1 grammo di polvere per metro quadro di canalizzazione dopo le operazioni di bonifica.

 

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